Imprenditore, filantropo e, soprattutto, appassionato d’arte, Jean Paul Getty è stato uno dei più importanti collezionisti della contemporaneità. Grazie a un patrimonio stimato di oltre un miliardo di dollari, l’uomo ha infatti potuto circondarsi di antichi reperti archeologici e di un’impressionante quantità di quadri realizzati dagli artisti più importanti del passato.
Convinto che l’arte avesse il potere di educare la società, il suo ricco catalogo di opere è confluito in un grande museo che ogni anno richiama quasi due milioni di visitatori. Vediamo allora com’è nato il Getty Museum, quali sono le architetture che lo ospitano e quali capolavori espone.
La storia del Getty Museum di Los Angeles
Ospitato in due diverse sedi, la Getty Villa di Malibù e il Getty Center su una collina di Los Angeles, il Getty Museum nasce nel 1974 per volontà del collezionista d’arte e imprenditore Jean Paul Getty. In quell’anno, infatti, l’uomo decise di dar vita a una riproduzione fedele della Villa dei Papiri di Ercolano all’interno della sua grande proprietà californiana.
Un momento di svolta nella vita dello spazio espositivo è però il 1982, quando il museo ereditò l’esorbitante cifra di 1,2 miliardi di dollari diventando l’istituzione più ricca al mondo nel suo genere. Solo dodici mesi più tardi, in occasione della grande crisi economica che colpì la Germania Ovest, fu poi possibile acquistare 144 manoscritti miniati di età medievale dalla Ludwig Collection di Aquisgrana, ponendo così le basi per l’immensa collezione di opere a cui si è arrivati oggi.
Sullo scadere del Novecento divenne dunque necessario trasferire le sale e tutti i manufatti in una sede più ampia, che trovò spazio nel quartiere losangelino di Brentwood dove ancora oggi si trova il padiglione principale del Getty Museum. La struttura di Malibù, soprannominata solo in questo momento Getty Villa, venne invece chiusa al pubblico per diversi anni. Riaprirà solo nel 2006, a seguito di un lungo intervento di ristrutturazione e rinnovo.
L’architettura del Getty Museum
Oltre all’immensa collezione di opere d’arte, ciò che più impressiona il visitatore del Getty Museum sono le architetture all’interno delle quali vengono ospitati sia il Getty Center, sia la Getty Villa.
Come anticipato, quest’ultima è una riproduzione fedele di come doveva apparire la Villa dei Papiri di Ercolano poco dopo la sua costruzione. La sua inaugurazione risale al 1954, quando la struttura era solo una collezione d’arte privata.
Con il passare del tempo divenne tuttavia necessario ampliare le sale per riuscire a ospitare un catalogo di manufatti in costante crescita. Vennero così installati grandi giardini in stile romano, lunghi portici e un anfiteatro.
Lo spazio a disposizione, però, risultò essere nuovamente insufficiente pochi anni più tardi, costringendo Jean Paul Getty a suddividere le opere in due sedi distinte.
Il resto dell’immensa collezione trova infatti spazio in una nuova struttura costruita ad hoc: il già menzionato Getty Center.
La sede venne inaugurata ufficialmente il 16 dicembre del 1997, a seguito di un lungo cantiere diretto dall’architetto Richard Meier e dall’artista Robert Irwin. Si trova inoltre nel quartiere di Brentwood, in cima a una collina di Santa Monica da cui è possibile ammirare l’intero panorama circostante.
La particolare conformazione del territorio permise a Meier di dar vita a un’architettura dalle linee morbide, suddivisa in più padiglioni collegati da giardini, fontane zampillanti e ponti interni. In totale il complesso conta undici edifici giocati sulle forme squadrate e sulle linee orizzontali.
Nonostante l’ampiezza della superficie messa a disposizione dai palazzi, lo spazio non è comunque ancora oggi sufficiente per riuscire a esporre l’intera collezione di Jean Paul Getty.
La collezione di opere del Museo
La collezione di opere del Getty Museum è una delle più vaste e varie del mondo, frutto di un intenso lavoro di recupero dei manufatti eseguito da Jean Paul Getty con il preciso intento di mettere ogni capolavoro a disposizione del pubblico.
Nella Getty Villa sono rimasti i reperti risalenti al periodo etrusco, greco e romano, recuperati soprattutto in Italia e in Grecia. Si tratta di più di 40mila oggetti, alcuni di dubbia autenticità come il famoso Kouros di Getty, altri tuttora protagonisti di dispute tra Paesi. Si parla ad esempio della statua bronzea Atleta di Fano scolpita da Lisippo o da un suo allievo, che il museo si rifiuta di restituire all’Italia.
Nel Getty Center, invece, è possibile osservare da vicino opere sia europee sia statunitensi databili tra il Medioevo e i giorni nostri. Sono infatti esposti quadri firmati dai più grandi maestri del passato, da Van Gogh a Cézanne passando per Renoir e Rembrandt. Oltre ai dipinti, però, i quattro padiglioni ospitano anche una ricca selezione di sculture, tra cui Venere e Cupido di Jacopo Sansovino, e migliaia di pezzi di arte decorativa.
